Il termine afasia, che deriva dal termine greco aphasia, significa letteralmente perdita della parola; esso fu introdotto per la prima volta da Trousseau nel 1864, tre anni dopo la prima descrizione del paziente afasico studiato da Broca.
Le afasie sono una perdita o alterazione della funzione del linguaggio causata da un danno cerebrale; sono disturbi acquisiti del linguaggio, causati da un danno in determinate aree cerebrali, site in particolar modo, ma non esclusivamente, nell’emisfero sinistro; conseguentemente questa definizione permette di escludere, come disturbi di natura non afasica, i ritardi evolutivi del linguaggio, i disturbi della comunicazione in soggetti dementi e i disturbi legati a difetti di organi periferici.